Sono Raffaele Caltabiano , presidente dell’associazione Amideria Chiozza e ringrazio tutti voi che così numerosi avete accolto il nostro invito , un ringraziamento particolare alla presidente della nostra Regione Debora Serracchiani che ha voluto condividere con noi questo momento.
Nel territorio del Comune di Ruda e nella sua Comunità è profondamente sentita la presenza dell’eredità industriale dell’Amideria Chiozza, non come un “ reperto archeologico “ da studiare, ma come un’eredità viva.
Per questo è nata, nello scorso febbraio, l’ASSOCIAZIONE AMIDERIA CHIOZZA che conta come soci: il Comune di Ruda, abitanti di Ruda, ex lavoratori, studiosi; tutti uniti dalla “passione” e dalla “volontà di fare “.
La Road map del fare che si è data l’Associazione prevede in 10 punti di censire, salvaguardare, conservare e valorizzare questo patrimonio .
Abbiamo dallo scorso anno un Sito internet www.amideriachiozza.it, un contenitore virtuale dove chi è interessato può trovare informazioni, immagini e video che raccontano l’Amideria.
Oggi abbiamo inaugurato un contenitore reale lo “ Spazio Amideria“ aperto al pubblico, un sistema multifunzionale in cui trovano collocazione:
Questo Spazio è La prima realizzazione dell’associazione, grazie ai locali messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Ruda a cui va il nostro ringraziamento, ma sopratutto al lavoro di alcuni soci.
Un grazie a
Abbiamo un altro progetto
“Riaccendiamo la macchina a vapore“ il progetto più ambizioso: si vuole rendere area museale l’edificio della vecchia fabbrica dove è ospitata la macchina a vapore, un esemplare unico in Europa ancora nella sua sede dove, dal 1902 alla fine degli anni 80, ha prodotto l’energia che faceva funzionare l’intera fabbrica.
Abbiamo come obiettivo, quest’anno in cui ricorre il 150° anniversario della fondazione della fabbrica, di aprirlo al pubblico
Perché vogliamo fare questo e …. tanto altro:
Sono molte e differenti le ragioni, ma alla base di tutte c’è la passione e la volontà di fare, di fare insieme nella comunità e per la comunità, ma anche fare per poter raccontare agli altri: “visitatori interessati“ la storia dell’ingegno e della volontà d’intraprendere, la storia e la vita del lavoro, raccontarlo attraverso la visita alla fabbrica, alla lettura dei documenti del suo archivio, ascoltando il racconto dei suoi protagonisti.
Tutto questo per farla rivivere e mantenerla in vita cercando di trasferire non solo le emozioni di chi ha partecipato a questa storia ma la cultura del lavoro.
Vorremmo che rimettendo “in moto“ la fabbrica si possano creare opportunità di sviluppo sociale ed economico soprattutto per i giovani di questa comunità.
L’amideria Chiozza costituisce infatti un raro esempio di Patrimonio industriale, Industrial Heritage lo definiscono in Inghilterra patria della rivoluzione industriale , o come lo definisce l’UNESCO patrimonio è la nostra eredità del passato, quello che viviamo oggi, e ciò che trasmetteremo alle generazioni future.
Grazie
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